Antonella Incerti: “Turismo, cccorre unire le forze e individuare un soggetto unico per promuovere un’area vasta che comprenda tutta la provincia reggiana e non solo”
Unire le forze, fare sistema e raccontarsi al meglio, per attrarre più turisti e valorizzare le ricchezze culturali e enogastronomiche del territorio. Questa è la ricetta di Antonella Incerti, candidata PD alla Camera nel collegio uninominale 11. Per promuovere al meglio l’offerta turistica reggiana, infatti, è necessario mettere al centro il turista di oggi, che fa un uso massiccio delle tecnologie e funge da ambasciatore dei luoghi visitati, raccomandandoli ad altri turisti attraverso la rete. Si cerca soprattutto un’esperienza emozionale, una storia da trasmettere. Ecco perché diventa decisivo raccontarsi nel modo giusto: rafforzare la propria identità per distinguersi ed essere attrattivi.
“L’ospitalità e il buon vivere – commenta Incerti – sono la nostra connotazione, che tiene insieme gli altri ingredienti di un menù ricco e vario: un paesaggio bello e armonioso, dagli Appennini al Po e anche oltre: il circuito di castelli e pievi, le corti padane, le città d’arte (dal nostro capoluogo alle vicine Parma, Mantova, Lucca), i musei”. Il territorio reggiano può inoltre contare su una genuina e collaudata cultura del cibo, che vanta già esperienze significative quali la Strada dei Vini e dei Sapori delle Colline di Scandiano e Canossa, il circuito delle cantine, dei caseifici, delle acetaie. Anche la ricettività è buona: agriturismi, b&b, ristoranti tipici e trattorie di qualità.
Ma come viene comunicata questa offerta? Secondo Incerti, occorre una regia unica, un soggetto unico che svolga una azione di marketing coordinata: bisogna fare sistema e strutturarsi con un solo soggetto che metta insieme tutti coloro che operano nel settore per parlare con una sola voce, costruendo il racconto del territorio. “I ragionamenti avviati sull’area vasta possono essere oltremodo utili. La mia legge per lo studio di Matilde di Canossa e la tutela e valorizzazione complessiva dei territori legati alla sua memoria – conclude Incerti – si proponeva anche di indicare un metodo nuovo: smettere di fare assoli e cominciare a sentirsi orchestra. Il Protocollo ha coinvolto più di 100 soggetti tra pubblico, privato, associazioni, amministrazioni di un’area più vasta che comprende Reggio, Parma, Modena, Mantova, Lucca”. Destinazione turistica Emilia – l’organismo di promozione territoriale che unisce in un’ottica di sistema le province di Reggio Emilia, Parma, Piacenza – secondo Incerti potrebbe essere il soggetto adatto.