Una commissione parlamentare di inchiesta sulla condizione delle donne italiane, che consegni al Paese un quadro aggiornato sulla condizione economica e sociale delle donne italiane. Questa la richiesta di alcune Deputate del PD, capeggiate da Susanna Cenni, presentata nei giorni scorsi alla Camera.
La richiesta è stata sottoscritta anche dalla deputata reggiana Antonella Incerti che ha sottolineato la necessità di “monitorare le condizioni delle donne italiane nell’ottica di riorientare politiche di genere adeguate alla situazione attuale”. Secondo la deputata infatti “nonostante la scolarizzazione femminile, le qualifiche e il tasso di occupazione siano migliorati il ‘gender gap’ è ancora una piaga considerevole per le donne italiane in termini di differenze salariali e pensionistiche”.
Una commissione di inchiesta che sappia fotografare la situazione della cittadinanza femminile italiana diventa quindi utile nell’ottica di suggerire politiche di genere e riequilibrare posizioni e condizioni economiche.
Una richiesta, quella di questa commissione, che rappresenta anche un atto politico forte, l’intenzione di mantenere il tema della rappresentanza femminile e della tutela della donna al centro di un’agenda governativa che non pare avere per questi temi una sensibilità particolare, almeno stando alle recenti dichiarazioni di alcuni esponenti del governo e della lettura del contratto propedeutico all’accordo sull’esecutivo giallo-verde.
A firmare la richiesta presentata dalla Cenni, anche Chiara Braga, Chiara Gribaudo, Flavia Piccoli Nardelli, Silvia Fregolent, Carla Cantone, Barbara Pollastrini, Elena Carnevali, Lucia Ciampi, Stefania Pezzopane, Antonella Incerti, Debora Serracchiani, Laura Cantini, Francesca La Marca, oltre che da alcuni deputati maschi.