L’occasione dell’Equal Pay Day 2018 – quest’anno dedicato in particolare al divario pensionistico tra donne e uomini – deve fungere da sprone per il nuovo Parlamento per inserire tra le priorità assolute l’obiettivo dell’equità salariale di genere. La situazione attuale non è più tollerabile: i dati provenienti da tutto il mondo sono sconfortanti e parlano di un’emergenza discriminatoria da affrontare a livello europeo oltre che nazionale.
La parità nel mondo del lavoro e una riformulazione dell’organizzazione delle politiche di genere sono da sempre al centro del mio impegno politico. Occorre superare la disparità in tutti i settori lavorativi, dalla rappresentanza nelle istituzioni alle aziende, con l’eliminazione di tutte le discriminazioni salariali e di ingresso al lavoro.