Purtroppo anche quest’ anno le calamità naturali colpiscono in modo pesante la nostra agricoltura. Misure urgenti e veloci da mettere in campo.
Al ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Per sapere – premesso che:
l’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito nelle ultime settimane il Centro-Nord ha provocato danni ingenti alle aziende ortofrutticole; dal monitoraggio delle principali organizzazioni agricole emerge una situazione drammatica per molte imprese agricole che hanno visto perdere in pochi giorni il lavoro di un intero anno. I danni ammonterebbero a centinaia di milioni di euro se si considerano le conseguenti irreversibili perdite commerciali;
la Toscana, dalla costa alle aree interne, è stata interessata da diverse nottate di gelo che hanno colpito pesantemente le colture in campo, a partire dagli ortaggi, ma anche alberi da frutto in piena fioritura. Molte le aziende che hanno incendiato le rotoballe di fieno per provare ad alzare le temperature nei vigneti; in Emilia-Romagna ciliegi in fioritura, ma anche pereti e meleti, stanno infatti pagando a caro prezzo il gelo che si ripete da notti. In Romagna e Centro Emilia il peggio è toccato anche agli ortaggi a foglia destinati al consumo fresco, ma anche ai vigneti, con i germogli del Lambrusco completamente lessati dal freddo;
il fenomeno meteorologico è risultato perticolarmente violento anche in Veneto e Piemonte . Oltre ai vigneti non si sono salvate alcune varietà di peschi, albicocchi e susini e seminativi quali barbabietola e mais.;
scendendo verso il Sud, nel Barese si osserva l’identico scenario: alberi da frutto, ma anche l’uva da tavola hanno subito diversi danni. Danni ingenti sono stati segnalati in Basilicata, in Campania e in Puglia,
questi continui eventi calamitosi, stanno compromettendo non solo il reddito ma l’esistenza stessa di numerose aziende agricole dislocate in tutto il Paese.
Aziende agricole che da più di un anno sono costrette a fronteggiare gli effetti congiunturali negativi imposti dal perdurare della pandemia ;
secondo quanto reso noto dalle associazioni di categoria sulla base dei dati del Crea gli eventi calamitosi hanno provocato in Italia danni alla produzione agricola nazionale, alle strutture e alle infrastrutture per un totale di oltre 20 miliardi di euro nel corso dell’ultimo decennio;
siccità, gelo e alluvione sono le avversità che hanno procurato più danni durante il 2020, per un totale di 612,6 milioni di euro (dati Ismea, 2020) ;
a seguito dell’evolversi dell’emergenza sanitaria e del protrarsi delle misure restrittive per il contenimento del contagio, il Governo ha adottato provvedimenti straordinari per sostenere le imprese del settore agricolo. L’art. 222-bis del decreto legge n. 34/2020 oltre a prevedere una misura a favore delle imprese agricole ubicate nei territori che hanno subìto danni per le eccezionali gelate occorse dal 24 marzo al 3 aprile 2020 ha incrementato di 10 milioni di euro, per il 2020, la dotazione del Fondo di solidarietà nazionale – interventi indennizzatori;
per affrontare queste nuove emergenze che aggiungono danni e problemi a una situazione già difficile, l’agricoltura ha bisogno di strumenti nuovi, strumenti più adeguati per dare risposte concrete.
se non ritiene di dover estendere all’anno 2021 le disposizioni previste dall’articolo 222 –bis del decreto legge n. 34 del 2020 a favore delle imprese agricole danneggiate dalle avversità atmosferiche di eccezionale intensità del mese di aprile 2021 e incrementare la dotazione finanziaria del fondo di solidarietà nazionale di cui al decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102;
se intende assumere iniziative , d’intesa con le regioni, per ottimizzare i tempi di riconoscimento dello stato di calamità, modificare il decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 al fine di introdurre procedure amministrative semplificate nella distribuzione delle risorse finanziarie e dei risarcimenti fra territori e filiere produttive ;
Antonella Incerti